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Prezzo carburanti alle stelle, in azione la Guardia di Finanza e l’appello del Comitato difesa Consumatori

by Anna Rita Cardamone
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La Guardia di Finanza a caccia di eventuali manovre speculative sul prezzo del carburante ormai alle stelle. Infatti, il Comando Generale della Guardia di finanza, a partire dal marzo 2022 – in concomitanza con l’aumento del prezzo del gas, dell’energia elettrica e dei carburanti – ha, tra l’altro, dato disposizioni ai Reparti per implementare il sistema di vigilanza degli impianti di distribuzione stradale di carburante e dei depositi commerciali

Nel corso del 2022, sono stati eseguiti 5.187 interventi, anche grazie a uno specifico piano d’azione, su scala nazionale, denominato “Prezzi carburanti”, contestando 2.809 violazioni alla disciplina prezzi. Di tali violazioni, 717 hanno riguardato la mancata esposizione e/o difformità dei prezzi praticati rispetto ai prezzi indicati e 2.092 l’omessa comunicazione al Ministero.

In previsione della fine dell’anno, il Ministro dell’economia e delle finanze ha dato incarico al Corpo di intensificare i controlli in tema di prezzi carburanti

Tale indicazione è stata immediatamente seguita da una specifica direttiva per l’avvio, già dai primi giorni del 2023, di un nuovo piano, su scala nazionale, concernente il prezzo dei carburanti, con il coinvolgimento degli oltre 660 Reparti operativi del Corpo e il costante supporto dei Reparti Speciali.
Per arginare le condotte illecite nel settore in rassegna, la Guardia di finanza assicurerà per il 2023 un’attività di rispetto delle norme sul territorio, anche al fine di contribuire a calmierare gli aumenti dei prezzi.

Intanto registriamo l’appello del prof. Pietro Vitelli sul caro benzina.

 Il Comitato Difesa Consumatori calcola che in un anno il caro benzina costerà 540 euro in più a famiglia mentre per le auto diesel il maggior aggravio arriva a 658 euro. E’ questa la stima fatta secondo Pietro Vitelli, responsabile del Sodalizio di tutela dei cittadini consumatori-utenti “le speculazioni proseguono indisturbate senza che nessuno intervenga. Se non si ferma questa pericoloso caro benzina anche la proroga del taglio delle accise risulterà vana. Bisogna tornare ai prezzi amministrati o ridurre l’Iva dal 22 al 10 per cento, alzando anche il taglio delle accise di altri 10 cent, altrimenti non se ne esce”.

Ricordiamo   prosegue il prof. Vitelli che il taglio aveva portato a un certo beneficio, i cui effetti sembrano però svaniti. Comitato Difesa Consumatori chiede se il Governo ha iniziato a valutare nuovi misura che possano alleviare quello che si preannuncia essere un salasso per famiglie e imprese, una corsa dei prezzi che non potrà arrestarsi a breve, anche a causa del conflitto in Ucraina.

Per tutto ciò il Comitato Difesa Consumatori chiede azioni contro il caro benzina mediante un nuovo intervento del governo in soccorso di famiglie e imprese. Siamo a conoscenza conclude il prof- Pietro Vitelli che in questi giorni arriverà in Parlamento il disegno di legge di assestamento di bilancio, con l’aggiornamento delle previsioni di finanza pubblica. Ci auguriamo che sarà valutata contestualmente la disponibilità finanziaria per ulteriori misure atte a calmierare il costo dell’energia sino a fine anno.

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