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Il 6 e 7 luglio Aprustum presenta  “So’ muorto e m’hanno fatto turnà a nascere” di Antonio Petito

by Redazione
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Esilarante farsa filosofica sull’avidità umana diretta da Casimiro Gatto.

Tutto è pronto per il debutto della nuova produzione teatrale targata Aprustum. La compagnia castrovillarese, che vanta oltre 25 anni di attività, dopo aver messo in scena alcune delle opere più belle e importanti della tradizione drammaturgica napoletana, opere di Eduardo Scarpetta, di Eduardo e Peppino De Filippo e di Raffaele Viviani, per la prima volta affronta un’opera di Antonio Petito, il più grande e famoso Pulcinella nell’Ottocento. L’appuntamento con “So’ muorto e m’hanno fatto turnà a nascere”, diretto da Casimiro Gatto è per i giorni 6 e 7 luglio nei chiostri del protoconvento francescano alle 21.

  Antonio Petito, detto Totonno ‘o pazzo, ereditò la maschera di Pulcinella dal padre Salvatore, che gliela cedette durante una rappresentazione al San Carlino e la liberò dalle rigidezze di un modello stilizzato rendendola più duttile e capace di raffigurare i caratteri più vari. Sebbene fosse semianalfabeta e incapace di scrivere correttamente in italiano, Petito fu autore di canovacci e commedie, che poi faceva rivedere e correggere da altri. Dimenticato come autore dopo la sua morte, fu riscoperto da Viviani che nel 1941 mise in scena ‘So’ muorto e m’hanno fatto turna’ a nascere’ con il titolo ‘Siamo tutti fratelli’. Nella messinscena di Aprustum il Pulcinella petitiano è trasformato in un moderno Pascariello, calato in un’esilarante e cruda satira sull’ambizione esagerata del denaro e sul potere della furbizia che prevale sull’ignoranza più vistosa.

Il tema affrontato è quello alto e filosofico della metempsicosi, ovvero la teoria della reincarnazione dell’anima che dopo la morte passa di continuo da un corpo all’altro. Gli sgangherati personaggi della vicenda coi loro imbrogli, la loro bieca avidità, la loro ipocrisia creano intorno a Pascariello un clima d’inganno, di terrore superstizioso, di violenza morale. Così Lucantonio Lacertone, medico e filosofo, vuole appropriarsi di un’eredità della quale dovrebbe beneficiare il suo pupillo Petruccio. Egli è assecondato dall’usuraia Marianna, dal protettore di costei, il guappo Coladomenico Poininfaccia, e dalla figlia della stessa Marianna, Teresina che, con la sua anima candida e verginale, contribuisce, più degli altri, all’inganno di far credere a Pascariello che le anime trasmigrano in altri corpi e che l’uomo morendo rinasca e sia quindi immortale.

Sulla scena ci saranno Nunzia Aieta, Fedele Battipede, Francesca Bonifati, Ivan Donadio, Domenico Donato, Luana Fazio, Vincenzo Forte, Luigi Grisolia, Gabriele Pacenza, Mariella Pudia, Antonio Pulice, Luigi Pulice, Katia Sartore e Giuseppe Rino Tamburi.  Andrea Magnelli curerà le scene. Lo spettacolo gode del patrocinio del Comune di Castrovillari e della Gas Pollino e rientra nei progetti di residenza artistici sostenuti da Scena Verticale che hanno coinvolto tanti artisti, diverse compagnie e maestranze dello spettacolo dal vivo. È possibile prenotare ed acquistare il biglietto d’ingresso presso Dany Music, in via Mazzini 57, a Castrovillari.

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