sabato, Luglio 27, 2024
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Distretto calabro-lucano del cibo

by Redazione
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Un’opportunità in progress

Sicuramente è un grande vantaggio, da raccogliere a piene mani, il passaggio al Ministero competente, dopo l’approvazione della Regione Calabria, del programma del distretto Calabro- Lucano del Cibo che, con il “Gal Pollino” e il “Gal La Cittadella del Sapere”, afferma quella validità dei prodotti tradizionali che insistono nel comprensorio a riconoscimento della sovranità alimentare di ogni popolo.

Un fattore da “possedere” con dignità. Per questo le produzioni tipiche, tra i fattori convenienti allo sviluppo sostenibile delle aree del Mezzogiorno e, quindi , alla nostra- affermano il Sindaco, Domenico Lo Polito e l’Assessore al Turismo, Ernesto Bello – grazie al lavoro dei GAL, per il Distretto del Cibo, ribadiscono la loro portata, con le donne e uomini che si adoperano, per lo sviluppo di questo bene, espressione di genuinità e qualità degli alimenti, ma anche di storia, identità, metodiche antiche, elementi che da sempre contraddistinguono la vera essenza dei Territori, resa, tra l’altro, da quel “gusto” che la tradizione perpetua negli alimenti con la dedizione di tante capacità amorevoli.”

“Queste – sottolineano gli amministratori, soddisfatti del dato e del riconoscimento- rendono tutto ciò che li lega con quello che offre l’accoglienza e l’ospitalità congiuntamente alla natura, importantissimi, insieme alla Cultura della Tavola (vivacità della Dieta Mediterranea, bene immateriale dell’UNESCO), per la nostra impresa Turismo.”

Il lavoro di riscoperta e rinnovo, che si è proposto con la direzione dei GAL attraverso il Distretto tra i Comuni con le aree interne e di tanti imprenditori che hanno creduto in questo strumento, significa, tra l’altro, trasmettere un messaggio di forte appartenenza che connota tutto questo, lo predispone e lo dipana grazie proprio ad entusiasti della propria Terra “tra cuiricordano Lo Polito e Bello- è presente pure Castrovillari e la nostra idea di sempre per lo sviluppo sostenibile della città, espressa anche dalle produzioni tipiche ed uniche dei luoghi su cui si sta lavorando da tempo e che si vuole preservare e tutelare con quei paesaggi ed orme della comunità che rendono interessante quest’area in quella più complessiva che è il Parco.”

“L’importante percorso effettuato- rilancia poi Lo Polito ad onore di questo lavoro sinergico – lo si deve, in particolar modo, all’azione, accompagnata con capacità ed impegno, dal direttore, del Gal Pollino, Francesco Arcidiacono e dallo staff che lo affianca, i quali hanno reso possibile l’accordo di programma – trasmesso alla Regione Calabria per gli appositi finanziamenti – e le linee guida del piano rivolto agli agricoltori ed aziende per una sinergia funzionale alla tutela e promozione delle eccellenze che coltivano, esplorando gli ambienti naturali presenti.”

Queste nel progetto avranno la responsabilità di consegnare più valore aggiunto alle produzioni tipiche, vero “made in Pollino” nonché portavoce di un patto virtuoso di interregionalità, come lo è il Parco nazionale che rinsalda Calabria e Basilicata, da sempre espressione di quella consapevolezza della portata di un esistente che si pone sempre più forte camminando ed operando insieme.

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