martedì, Giugno 24, 2025
Home » Leone XIV: Spiritualità e Ragione al servizio del mondo

Leone XIV: Spiritualità e Ragione al servizio del mondo

by Francesca Straticò
0 Commenti
Papa Leone XIV

Mentre la città eterna si accingeva ad accogliere il crepuscolo , una fumata bianca riaccendeva un bagliore di speranza e scongiurava il rischio di una lunga oscurità.
La storia si è compiuta, ancora una volta.
Il mondo ha trattenuto il respiro sino all’eco di un nome riecheggiato nella piazza gremita: Leone XIV.
Un nome forse inaspettato ma che, a ben vedere, porta con sé la promessa di una Chiesa che continua il cammino tracciato da Papa Francesco, nel ricordo di quel Frate compagno fedele del Francesco poi divenuto Santo.
Quello che si affaccia al mondo è il volto di un Papa sereno e sorridente che cede, di tanto in tanto, ad una timida e tenera emozione, ma nei cui occhi s’intravede una forza viva e l’intenzione di guardare questo tempo con la spessa lente di una radicata spiritualità agostiniana.
La elezione di Papa Leone XIV non è, però, priva di tensioni, dubbi, timori. Il Pontefice proviene dagli Stati Uniti, un fatto che solleva interrogativi e qualche perplessità. In un’epoca di polarizzazione, molti si chiedono quale sarà il suo rapporto con le profonde divisioni della politica americana, con le eredità delle amministrazioni passate e, soprattutto con il cinico radicalismo di quella presente. Ma Leone XIV pare avere voluto subito prendere le distanze da ogni lettura nazionalistica del suo pontificato, sottolineando che la Chiesa non appartiene a nessuna bandiera ma solo alla missione evangelica.
La sua scelta di chiamarsi Leone XIV evoca il ricordo, oltre che del frate amico di San Francesco, anche quello della indiscutibile potenza di quel “Rerum naturae” e di quell’ordine universale che racconta della perfezione del creato e della responsabilità umana nel custodirlo. Potrebbe essere un riferimento diretto all’armonia cosmica cara a Sant’Agostino, che vedeva nella natura il riflesso di una sapienza divina che non può essere tradita dall’egoismo degli uomini e Leone XIV sembra aver raccolto questa intuizione, ed è apparso interessato ad un forte indirizzo verso una sensibilità ecologica e sociale, certamente continuità del magnifico magistero di Colui che lo ha preceduto.
Da questo nostro nuovo Papa, apparso forte di profonda spiritualità, c’è da augurarsi che voglia continuare ad esprimere dissenso rispetto alle posizioni più estremizzate ed estremizzanti e che voglia criticare apertamente tutto il linguaggio divisivo che alimenta lo scontro sociale e fomenta lo spirito di belligeranza, ribadendo l’importanza di un’azione evangelica fondata su dignità ed accoglienza. A conforto di questa aspettativa intervengono come soffio leggero sulle ferite di questo nostro tempo, le stesse parole del Pontefice “Una Chiesa che si chiude nel timore del diverso tradisce il Vangelo”, parole soavi, ma pesanti come macigni, in segno di netta cesura a visioni restrittive e propositi reazionari così come quelle ancor più chiare: “L’uomo non è un numero, né una statistica da contenere. È un volto, una storia, una speranza. Chi costruisce muri dimentica che Cristo ha sempre aperto le porte.” Vorremo leggere nella forza comunicativa del suo linguaggio diretto e lineare, proposto anche nel sul primo saluto al mondo, la sua posizione in tema di giustizia sociale e di necessità di una Chiesa aperta che si faccia prossima alle più diverse esigenze ed a tutte le fragilità. Sant’Agostino insegnava che la fede non è un rifugio sterile, ma un moto dell’anima verso Dio, un’inquietudine che porta alla comprensione profonda del mondo.
Leone XIV raccoglierà questa eredità spirituale e ne farà il tratto distintivo di un Pontificato illuminato che possa rischiarare le tenebre che ci avvolgono?
Prenderà il testimone del suo predecessore e ci accompagnerà verso traguardi importanti?
Se lo farà o meno, non possiamo saperlo, sappiamo però che ha iniziato il suo cammino con una parola che non può che essere cara a tutti, perché, per tutti, è di enorme significato: Pace.
Una parola piccola e semplice, di sole quattro lettere, nella quale, però, trovano spazio : un mondo che chiede, una giustizia che attende, una fiamma che arde ed una immensa Luce che chiama

Potrebbe piacerti leggere anche

Lascia un commento

* Utilizzando questo modulo acconsenti alla memorizzazione e al trattamento dei tuoi dati da parte di questo sito web.

logo menabò bianco sx

Menabò nasce come supplemento di approfondimento, curiosità, notizie, con uno sguardo al nazionale, alla cronaca regionale ed ai fatti del territorio. Uno strumento snello, innovativo e fresco.

MENABÒ – Testata Giornalistica iscritta al r.d.s. n° 1/ 2017 – All Right Reserved. Progettato e sviluppato da MindResource

Questo sito utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza. Accetto Per saperne di più